I miracoli di Gesù

(067)

Varie guarigioni a Sicaminon (252.6 - 252.7)

Gli presentano l'immancabile malato d'occhi, quasi acciecato dalle oftalmie ulcerose, e lo risana. Poi è la volta di uno, certo malarico, consunto e giallo come un cinese, e lo risana. Poi è una donna che gli chiede un miracolo singolare: il latte per il suo petto privo di latte e mostra un bambino di pochi giorni, denutrito e tutto rosso per il riscaldo. Piange: "Tu vedi. Abbiamo il comando di ubbidire all'uomo e di procreare. Ma che giova se poi vediamo languire i figli? E' il terzo che genero e due li ho coricati nel sepolcro, per questo petto cieco. Questo già muore perchè nato nei calori, gli altri vissero l'uno dieci lune, l'altro sei, per farmi piangere più ancora quando morirono per malattia di visceri. Avessi il mio latte non accadrebbe..."
Gesù la guarda e dice: "Il tuo bambino vivrà. Abbi fede. Va' a casa tua e come sarai giunta offri la mammella al pargolo. Abbi fede."
La donna se ne va ubbidiente col miserello, che si lagna come un gattino, stretto sul cuore.
"Ma le verrà il latte?"
"Certo che verrà"

(... al numero 252.9 la conclusione di questi ultimo miracolo..)

"...Per il fatto della donna dal petto secco ecco la risposta. Guardate verso la città."
Tutti si volgono verso la città e vedono la donna di prima che corre, e pur correndo non si stacca il figliolino dalla mammella piena, ben piena di latte, che il piccolo affamato succhia con una voracità tale che quasi si affoga. E la donna non si ferma altro che quando è ai piedi di Gesù, davanti al quale stacca un momento il bambino da capezzolo, urlando: "Benedici, benedici, perchè viva per Te!"